“La difficoltà spesso sta nell’avere il coraggio di fare quello che va fatto. Questo è un tema sia personale, soggettivo, che sociale, oggettivo: se noi guardiamo la scena politica scopriamo che la società non fa quello che andrebbe fatto e adotta comportamenti che non corrispondono ai valori che sarebbe giusto adottare, condividere.“
Luigi Pagliarani
Sabato 9 giugno 2012 a Vacallo
dalle ore 10 alle 17
casa Pagliarani-Zanetta, vicolo Pozzolo 1,
Vacallo (Canton Ticino, Svizzera)
Cari amici,
quest’anno la riflessione della Fondazione Pagliarani è attiva soprattutto sui processi politici che stiamo vivendo, nel mondo e in particolare in Italia.
Non possiamo non chiederci cosa ne avrebbe pensato Gino, che già negli anni ’60 si interrogava sulle difficoltà dei singoli ad assumere una propria responsabilità verso i cambiamenti che suscitavano ansie profonde e resistenze tenaci. Noi che, diversamente da lui, abbiamo avuto la fortuna di non dover guardare in faccia, direttamente, la fame e la morte, ci interroghiamo sul senso che riusciamo a dare alle nostre vite di fronte alla complessità e ai conflitti dei tempi della pace.
Abbiamo deciso di ri-proporre a tutti gli amici, quest’anno, la domanda:
Libertà è partecipazione?
nell’Agape annuale del 9 giugno 2012 a Vacallo.
Pensiamo si possa contribuire, come sempre, con testimonianze personali, letture di brani, musiche, video… (Dario D’Incerti è già al lavoro). Dario Forti coordinerà l’evento, dalle ore 10 alle 17.
Naturalmente la presenza è libera ma, come ogni anno, vale il principio dell’auto-catering per cibi e vivande: mangiare e bere insieme, aggiornandoci reciprocamente, è un momento importante dell’AGAPE.
Sul tema di quest’anno, abbiamo un po’ riflettuto, allargando lo sguardo alle nuove forme di partecipazione telematica, ai fenomeni come quelli degli “indignados” e della primavera araba, alle novità della “democrazia deliberativa”, ai temi tradizionalmente più vicini a noi, della gestione dei conflitti e della vita nelle associazioni di volontariato e della cooperazione.
Soprattutto abbiamo focalizzato il tema centrale dell’ambivalenza umana nei confronti della partecipazione, che ciascuno declina a modo suo.
Quali testimonianze porteremo? Ci rivolgiamo ad un personale che non è politico “per professione”, che normalmente fa altro, ma che non può non incrociare alcuni dei dilemmi del suo vivere nella società.
Preferiamo far sentire la nostra voce, affrontare i conflitti o appartarci nel silenzio?
Quando ci assumiamo la responsabilità dell’impegno e quando invece preferiamo cederla ad altri?
Cosa ci fa muovere verso la partecipazione nella Polis e cosa ci trattiene, cosa cerchiamo e cosa temiamo, magari senza rendercene conto?
Fino a che punto ascoltiamo gli altri (tutti?) e fino a che punto riusciamo a tollerare le diversità (di ogni tipo?)?
Sono solo alcune delle tante domande che ci poniamo; altre, siamo certi, saranno proposte da voi. Chi verrà potrà farne dono ai presenti, mettendo in comune sia la propria esperienza che i propri dubbi.
Siamo certi che l’invito alla riflessione e alla testimonianza sarà ben accetto e che l’approccio psico-socioanalitico avrà un’altra occasione per essere messo alla prova.
Il 9 giugno coglieremo l’occasione anche per informare adeguatamente i partecipanti sullo stato dell’arte dei lavori dell’Archivio di Gino, che sono giunti quasi a compimento e, poiché l’operazione ha costi non lievi, invitiamo tutti a darci una mano finanziaria.
Vi salutiamo cordialmente e vi abbracciamo
Per la Fondazione Luigi Pagliarani
Dario Forti
Giuliano Mazzoleni
Silvana Tacchio